“Se Dio fosse un uomo, sarebbe un infermiere”
“Prendendovi cura di donne e di uomini, di bambini e anziani, in ogni fase della loro vita, dalla nascita alla morte, siete impegnati in un continuo ascolto, teso a comprendere quali siano le esigenze di quel malato, nella fase che sta attraversando. Davanti alla singolarità di ogni situazione, infatti, non è mai abbastanza seguire un protocollo, ma si richiede un continuo – e faticoso! – sforzo di discernimento e di attenzione alla singola persona. Tutto questo fa della vostra professione una vera e propria missione, e di voi degli “esperti in umanità”, chiamati ad assolvere un compito insostituibile di umanizzazione in una società distratta, che troppo spesso lascia ai margini le persone più deboli, interessandosi solo di chi “vale”, o risponde a criteri di efficienza o di guadagno”. (Papa Francesco)
Ricordiamo un uomo che ha sempre vissuto con i suoi atti, le sue parole di pace e di accoglienza. Con la nostra professione ha condiviso la profondità del senso etico del prendersi cura senza vincoli e senza disparità, facendo attenzione alla persona e non alla malattia.
Gli infermieri di Aniarti